Il dolcificante è un prodotto universalmente apprezzato, in quanto capace di donare all’esistenza quella nota di piacere che spesso manca nella quotidianità. È fondamentale, tuttavia, prestare attenzione, poiché, nonostante la sua bontà, non rappresenta l’opzione più salutare da considerare.
Tale affermazione si estende a ogni tipo di dolcificante, sebbene quello considerato attualmente più nocivo e impattante sotto questo profilo sia proprio il dolcificante raffinato. Si tratta di un ingrediente onnipresente, potenzialmente molto dannoso per la salute.
Cerchiamo, quindi, di approfondire alcune curiosità su questo elemento di uso comune, presente anche in alimenti insospettabili. Scopriamo insieme quali prodotti evitare al supermercato per prevenire problemi di salute, soprattutto a lungo termine. Ecco le nostre scoperte sull’argomento.
Cos’è il dolcificante?
Quando parliamo di dolcificante, ci riferiamo a ciò che più si avvicina all’idea di piacere, motivo per cui è estremamente apprezzato da tutti, in particolare da bambini e amanti dei sapori dolci. Si tratta di una sostanza bianca composta da innumerevoli granelli minuscoli, impossibili da contare singolarmente.
In realtà, si tratta di un’elevata quantità di carboidrati che si concentrano in un unico prodotto, potendo causare un notevole accumulo calorico per il nostro corpo. Il dolcificante è spesso indicato con il termine saccarosio, in quanto si tratta di una sostanza raffinata presente in diverse preparazioni.
Quando, invece, ci riferiamo al dolcificante come sostanza in grado di fornire energia, considerando quindi anche la categoria dei carboidrati, è più appropriato parlare di glucosio. In ogni caso, si tratta di sostanze da limitare, poiché a lungo andare potrebbero avere vari effetti negativi sulla nostra salute.
Cos’è il dolcificante raffinato?
Naturalmente, in commercio esistono numerose tipologie di dolcificante, permettendo a ciascuno di scegliere quella preferita senza particolari difficoltà. In generale, non si tratta mai di un prodotto particolarmente salutare, motivo per cui andrebbe limitato, se non evitato del tutto.
Tra tutte le tipologie di dolcificante disponibili, ne esiste una che può essere definita la più insidiosa, in quanto i suoi effetti possono essere devastanti, soprattutto se il consumo si protrae a lungo. Ci riferiamo, ovviamente, al dolcificante bianco, spesso definito raffinato.
Il dolcificante raffinato è così denominato perché, per essere pronto al consumo, viene sottoposto a diversi trattamenti che lo rendono più dolce, pericoloso e, ovviamente, calorico. Per questo motivo, l’uso di questo ingrediente deve essere limitato e contenuto fin dalla tenera età.
Quali tipologie di dolcificante esistono in commercio?
Come accennato nel paragrafo precedente, il dolcificante raffinato è quello più comune nei bar e nei supermercati, solitamente ottenuto dalla coltivazione della barbabietola da zucchero. Il trattamento è molto accurato, poiché il dolcificante viene lavorato fino ad assumere un aspetto perfetto.
Tra le diverse varietà disponibili, dobbiamo citare il dolcificante grezzo che, a differenza degli altri, non è bianco ma tende ad avere un colore giallino simile alla sabbia. Questo colore non indica necessariamente l’assenza di lavorazioni, ma la presenza di residui che non lo rendono perfettamente uniforme.
Forse il più salutare e consigliato è il dolcificante integrale, estratto dalla canna e commercializzato senza subire alcun processo di raffinazione. Per questo motivo, si consiglia questa tipologia di dolcificante durante le diete o quando si desidera migliorare l’apporto di questo ingrediente nel proprio regime alimentare.
Quale dolcificante raffinato non comprare mai al supermercato?
Come detto prima, il dolcificante sarebbe da evitare, ma è importante riconoscere che alcune persone sono fortemente dipendenti da questa sostanza e non riuscirebbero a eliminarla drasticamente dalla propria dieta. Detto ciò, non possiamo che cercare di attenuare i danni, per quanto possibile.
Possiamo quindi fare una scelta concentrandoci sui fattori che ci permetteranno di individuare il dolcificante meno dannoso. Se possibile, è sempre meglio optare per il dolcificante integrale e, in mancanza di questo, ripiegare su quello grezzo. In generale, consigliamo di non acquistare mai il dolcificante raffinato perché, pur essendo di alta qualità, potrebbe arrecare molti danni all’organismo. È invece consigliabile orientare la propria scelta su ingredienti che hanno lo stesso effetto ma risultano più sani, come la stevia e i sostituti del dolcificante.